top of page
sciamanesimo piatto.jpg

LO SCIAMANESIMO

Origini, tradizioni, prospettive

Con una premessa dello sciamano nepalese Bhola Banstola

(Edizioni La Vela, Lucca, 2024; ISBN 979-12-80920-56-0; 12 €)

link al sito dell'editore

Un volumetto di sintesi concepito come introduzione al mondo delle pratiche sciamaniche tradizionali e con lo scopo di liberare lo sciamanesimo tanto dai numerosi fraintendimenti accademici cui è stato sottoposto, quanto dalle deformazioni new age con le quali oggi è superficialmente identificato. Attraverso brevi capitoli dedicati ai diversi aspetti dello sciamanesimo, questo saggio traccia un percorso complessivo e lontano dagli stereotipi, partendo dalle origini preistoriche e arrivando al mondo contemporaneo, con un’attenzione particolare alle tracce di continuità millenaria e alle persistenze sciamaniche preistoriche presenti ancora oggi nelle nostre lingue e culture. Ne emerge un paesaggio complesso ma riconoscibile, nato millenni prima delle recenti distinzioni tra naturale e soprannaturale, tra corpo e mente, tra sacro e profano.

homo poeta piatto.jpg

HOMO POETA

Le origini della nostra specie

(Edizioni La Vela, Lucca, 2024; ISBN 979-12-80920-37-9; 10 €)

link al sito dell'editore

In questo piccolo libro confluiscono oltre vent’anni di ricerche etnofilologiche e di dissidente militanza poetica di Francesco Benozzo, che mette in relazione la propria rivoluzionaria teoria sulla nascita e l’evoluzione del linguaggio umano con la propria convinzione che la poesia ha salvato e continuerà a salvare le nostre vite. La sterzata evolutiva della nostra specie, la sua vera e propria nascita, è da attribuire, tre milioni e mezzo di anni fa, a quello che Benozzo definisce Homo poeta, scardinando volutamente l’abituale terminologia e cronologia paletnologica. Nella convinzione che Homo poeta preceda addirittura Homo loquens, cioè la comparsa del linguaggio stesso, e che ciascuno di noi sia poeta prima ancora di saper parlare, questo testo visionario diventa anche un invito a una percezione nomade di noi stessi, per riscoprire lo stupefacente potere che ciascun individuo – in quanto creatura irripetibile, unica, libera e parlante – ha dentro di sé di produrre immaginario e creare continuamente nuovi mondi. Un libro che ragiona sulle origini e sul destino della nostra specie e che si pone come un elogio di ogni anomalia e dissidenza rispetto alle leggi evolutive.

cover 2 70.jpg

2 SU 70.000

Resoconto di tre anni

di disobbedienza civile

(www.francescobenozzo.net)

scaricabile gratuitamente qui

(English version)

Il resoconto di tre anni di dissidenza di uno dei due soli docenti universitari sospesi su 70.000 per le norme sul green pass.

cover leggende.jpeg

LEGGENDE DI GHIACCIAI

(Edizioni La Vela, Lucca, 2022; ISBN 979-12-80920-11-9; 10 €)

link al sito dell'editore

A duecento anni dalla prima fiaba scritta da Hans Christian Andersen (1822) e a cento anni dai primi abbozzi manoscritti dello Hobbit di Tolkien (1922), un libro per bambini e adulti sulla storia dei ghiacciai, raccontata attraverso cinque brevi leggende ispirate ai canti orali e ai miti narrativi delle popolazioni native del circolo polare artico. Si tratta di fiabe che fanno parte di un ciclo mitologico più ampio, a cui l’autore lavora da tempo, intitolato “Leggende di Orogenesi”, che narra la formazione delle montagne e dei continenti del mondo.

Recensione di Antonella Riem

Recensione di Davide Meldolesi

JOHNSON BENOZZO.jpg

ROBERT JOHNSON

Mitologia e anarchia del più influente trovatore di sempre

(Castel Negrino, Genova, 2022; ISBN 978-88-99341-886; 14,90 €)

link al sito dell'editore

La leggenda di Robert Johnson ha preso il sopravvento sulla sua stessa esistenza in carne ed ossa, ed è l’immagine più evidente di una dimensione sospesa tra realtà e sogno, tra la creatività artistica dell’individuo e le forze demiurgiche che vivono prima e dopo di essa. A nessuna sorte avrebbe potuto adattarsi: era fatto per esistere prima della sua nascita e dopo la sua morte, ma non durante la sua esistenza. Dopo alcuni volumi usciti anche
recentemente relativi alla ricostruzione della sua biografia e alla sua ricezione da parte di musicisti successivi, questo libro si pone come la prima monografia incentrata sulsignificato complessivo della sua opera.

cover poeti sito.jpg

POETI DELLA MAREA

Canti bardici gallesi dal VI al X secolo

Libro + CD

(Forum Editrice, Udine, 2022; ISBN 978-88-3283-322-5; 30,00 €)

link al sito dell'editore

Nell’estesa alta marea che copriva di silenzio le terre della poesia in tutta l’Europa alto-medievale, presso le coste del Galles emersero alcuni tavolati rocciosi, dalle morfologie nuove e potenti, modellati da secoli di tradizione poetica. Si tratta dei canti dei bardi, i cantori errabondi eredi della grande tradizione sciamanica che caratterizzò per millenni la nostra percezione del mondo. I testi che qui vengono tradotti – che in quanto ‘testi’ rappresentano naturalmente solo una parte di ciò che furono le performances orali e cantate di questi poeti celtici – sono caratterizzati da una propensione visionaria, fortemente legata agli elementi del paesaggio fisico, e da un profondo anelito sapienziale e animistico, che non ha eguali nel mondo occidentale. 
Al libro è allegato un CD in cui l’autore esegue e reinterpreta all’arpa bardica alcuni dei componimenti tradotti.

Recensione di Franco Cardini

Recensione di Giuseppe Serpillo

Recensione di Patrizia Lazzarin

THE RIDGE AND THE SONG

Sailing the Archipelago of Poetry

(Forum Editrice, Udine, 2022; ISBN 978-88-3283-341-6; 15 €)

link al sito dell'editore

Questo libro, in inglese (Il crinale e il canto. Navigando l’arcipelago della poesia), è un intenso manifesto che propone audacemente la poesia come evento cruciale nell’evoluzione di Homo Sapiens – pratica salvifica, azione di dissidenza ed esplorazione sciamanica della realtà. Partendo dalla nominazione preistorica del mondo e illustrando i modi in cui, per milioni di anni, le foglie, i rami, le pietre e le anime non hanno mai smesso di trasformarsi in parole, Benozzo, in un andirivieni di immagini e visioni, conduce il lettore alla consapevolezza che eravamo poeti ben prima di essere in grado di parlare. Anche se la poesia può sembrare superflua e marginale come le molecole e le particelle che costituiscono la materia, la sua essenza è potente. Infatti, soltanto la poesia, per questa sua natura pre-verbale, pre-mitologica e pre-religiosa, sarà in grado di creare, oggi più che mai, un nuovo immaginario, una pratica sciamanica capace di restituire libertà e bellezza a chi ne è stato defraudato.

ridge cover sito.jpg
cover biopandemismo.jpeg

Biopandemismo®

(Edizioni La Vela, Lucca, 2022; 18,00 €)

link al sito dell'editore 

Questo libro raccoglie, all’interno di capitoli da intendersi come una mappa di riferimento, gli scritti e le iniziative di Francesco Benozzo e Luca Marini successivi al maggio 2021, data di pubblicazione del loro primo libro a quattro mani (Covid. Prove tecniche di totalitarismo). Con la nuova pubblicazione, gli autori intendono denunciare una volta per tutte la grande truffa del Covid, perché diventi chiaro che la cosiddetta pandemia e i vari lockdown che l’hanno accompagnata sono serviti semplicemente a dissimulare strategie di controllo totalitario ordite da un capitalismo finanziario, borsistico e speculativo che controlla, a un tempo, circuiti scientifici, tecnologici, industriali, commerciali, politici, culturali e mediatici, che si fa beffe di principi e valori quali salute e sicurezza, benessere e felicità, e che non esiterà a innescare nuove emergenze, a suscitare nuovo terrore, a spingere verso nuove derive.

Recensione di Franco Cardini

Recensione di Mario Bonanno

Pandin Copertina BENOZZO.bmp
cover 2 cronache.jpg

Francesco Benozzo e Fabio Bonvicini

Cronache da un naufragio

Diario di due anni stupefacenti

Libro + CD 

(Edizioni Stella*Nera, Mestre, 2022; prodotto artigianale non destinato alla distribuzione commerciale nei negozi; offerta libera e responsabile)

link al sito dell'editore

Un libro di racconti, aneddoti, filastrocche e riflessioni critiche sui due anni di emergenza pandemica, che pone al centro del racconto uno sguardo satirico e irriverente. Nei sette brani inediti del CD si cantano, nello stile dei cantastorie tradizionali e in modo aperto e sfrontato, gli eventi di questi mesi di stupefacente soggiogamento.

Il libro-CD contiene riproduzioni di quadri materici del pittore Carlo Sabbadini, fotografati da Francesco Ballestrazzi, ed è stampato con il collettivo anarchico Stella*Nera di Mestre.

Uno dei brani del CD

CoverMarini-Benozzo.jpg

COVID. Prove tecniche di totalitarismo

(Edizioni La Vela, Lucca, 2021; ISBN 978-88-99661-87-8; 18,00 €)

link al sito dell'editore

Un libro firmato insieme a Luca Marini, che propone un’analisi giuridica e filologica di quello che appare il lampante inveramento di una forma di totalitarismo biopolitico globale.

Luca Marini insegna Diritto internazionale e Diritti umani e bioetica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Studioso delle implicazioni del progresso tecnologico, è stato componente del comitato scientifico della Società italiana per la bioetica e della Commissione di studio sulla bioetica del CNR, direttore del Master in bioetica, biodiritto e bioeconomia della Sapienza, vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica e delegato presso il Comitato direttivo per la bioetica del Consiglio d’Europa e il Forum dei Comitati etici dell’UE. Attualmente è presidente dell’European Centre for Science, Ethics and Law (ECSEL).

Recensione di Franco Cardini

CoverBenozzoWix.jpg

Memorie di un filologo complottista

(Edizioni La Vela, Lucca, 2021; ISBN 978-88-99661-82-3; 12,00 €)

link al sito dell'editore

Nella sua essenza, la filologia è l'arte di leggere e interpretare le tracce. Il compito del filologo è quello di non fidarsi delle cose narrate superficialmente, di diffidare degli slogan e delle narrazioni uniche e condivise. Il filologo, per sua natura, ha l'obbligo di cercare soglie di comprensione inedite, di metterle al vaglio, di difenderle. Egli ha cioè l'obbligo anche scientifico - un tempo si sarebbe detto che ha l'obbligo "morale" - di essere quello che oggi si definisce spregiativamente un "complottista". Con questa consapevolezza di filologia come scienza sociale oltre che umanistica, Francesco Benozzo "si espone" in queste pagine su diversi argomenti, raccontando la sua visione delle cose, fatalmente quasi mai allineata a quella corrente. E lo fa a partire da quella che a un certo punto definisce "un'avidità di imperfezione", unita a una percezione, fondata anche sulla poesia, ossessivamente disgustata della serialità dei gesti e dei pensieri umani, rivendicando la natura fondamentalmente eversiva della vera scienza, intesa, da Galileo in poi, come arte del dubbio e come ermeneutica libertaria e antidogmatica, in opposizione alla spudorata scientocrazia in atto.

Recensione su SoloLibri

Recensione di Franco Cardini

poesia scienza cover jpeg.jpg

Poesia, scienza e dissidenza

Con una premessa di Franco Cardini

(Biblioteca Clueb, Bologna, 2020; ISBN 978-88-31365-15-4; 15,00 €)

link al sito dell'editore

Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui ci rendiamo conto delle conseguenze concrete e spesso invasive che il pensiero scientifico può avere sulle nostre vite, diventa necessario rivendicare con forza i principi su cui la scienza moderna, da Galileo in poi, è fondata: la confutabilità, il dialogo, l’arte del dubbio su ogni verità. Come scrisse Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965, «la vera ricerca scientifica si basa sull’irriverenza». Attraverso dodici interviste rilasciate negli ultimi cinque anni, questo libro lascia emergere un punto di vista in cui la scienza, la poesia e la musica si intrecciano in una articolata e mai scontata visione delle cose.

Recensione di Paolo Pizzimento

cover lambrusco.jpg

Francesco Benozzo - Fabio Bonvicini

Lambrusco & Champagne

(Corsiero editore, Reggio Emilia, 2020; ISBN 978-88-32116-24-3; 16,50 €)

A metà dell’Ottocento, in una terra d’Emilia che anche i quadri dei pittori coevi ci mostrano caratterizzata da paesaggi in cui le zone selvose si intrecciano a quelli delle estese e antiche piantate dei vigneti, Antonio Galloni, l’illuminato direttore dell’Istituto San Lazzaro – uno dei maggiori manicomi italiani dell’epoca –, avanza alla Società agraria reggiana la suggestiva proposta di fare del lambrusco il vino della regione, con lo scopo di ottenere un prodotto adatto all’esportazione. Nella sua idea visionaria, oltre ad arginare il crescente numero di persone affette da pazzia a causa di un eccessivo consumo di vini di diverse varietà, questa operazione dovrebbe creare una bevanda alcolica in grado di competere con i pregiati vini d’Oltralpe.

link al sito dell'editore

cover Falsi germanismi.jpg

Mario Alinei - Francesco Benozzo

Falsi germanismi nelle lingue romanze

(Edizioni dell'orso, Alessandria, 2018; ISBN 978-88-6274-877-3; 16 €)

L’ideologia pangermanica, razzista ed ariana, ha avuto un ruolo cruciale nella genesi della linguistica storica, nata proprio in quegli anni di metà Ottoecento, la quale – sul versante della romanistica – ha non a caso fin da subito attribuito un peso eccessivo ai cosiddetti “germanismi” nelle lingue romanze: peso che continua pedissequamente a essere riconosciuto anche oggi, nei vari dizionari etimologici e negli studi specifici, nonostante le decine di lavori dedicati allo stretto rapporto tra linguistica e ideologia razzista, e nonostante le esplicite ritrattazioni fatte dagli studiosi di discipline affini, nate anch’esse su base scientifica in quegli anni, quali l’archeologia, la storiografia e l’antropologia. L’idea che anima questo libro è quella di tornare a prendere in considerazione alcune delle parole comunemente attribuite al superstrato germanico, per verificarne una possibile etimologia latina alla luce della loro semantica e nel rispetto delle regole della fonetica storica.

Liguri.jpg

Liguri, Etruschi e Celti

Popolazioni preromane tra Ferrara, Modena e Reggio

(Terra e Identità, Modena, 2018; ISBN 978-88-941359-0-9; 14 €)

Un volume dedicato alle attestazioni linguistiche e archeologiche dei popoli preromani che occuparono l'Alta Italia prima dei Romani, con una particolare attenzione prestata alle nuove sintesi etnolinguistiche sulla genesi di Etruschi, Celti e Liguri. Il libro è composto da saggi di vari autori, coordinati e introdotti da F. Benozzo

David Bowie

L'arborescenza della bellezza molteplice

[con allegato il CD "Ytiddo BPB"]

(Safarà / Universalia, Pordenone, 2018; ISBN 978-88-941359-0-9; 13 €)

link al sito dell'editore

 

Un vita ispirata, ossessionata e imprendibile. David Bowie volle costantemente ridiventare ciò che era prima di essere, e questa è la sua arte. La sua bellezza molteplice, la sua eleganza decadente e solitaria, il firmamento malinconico e talvolta lugubre delle sue canzoni, la prolissità ridondante ma impeccabile delle sue provocazioni sono il segno di una consapevolezza poetica e ironica della morte. Col suo spudorato narcisismo, col suo agitato pudore, con le sue maschere spersonalizzanti e autorevoli, questo alieno neoclassico, questo cavaliere errante nei regni dell’ambiguo, ha creato di continuo mondi che prima non c’erano. L’arborescenza molteplice è la verità dell’arte di Bowie. Egli è l’erede perfetto di Oscar Wilde, che fu la prima autentica pop star della storia, e della sua famosa affermazione “l’uomo è meno se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dirà la verità”.

Dizionario etimologico-semantico dei cognomi italiani

(con Mario Alinei, PM Edizioni, Savona, 2017; ISBN978-88-99565-44-2; 22 €)

link al sito dell'editore

 

Anche i cognomi sono parole del linguaggio comune, la cui origine si lascia rintracciare seguendo le regole dell’etimologia; e in Italia, pure essendosi affermati nel Medio Evo, essi risalgono, nella maggior parte, alla storia antica e alla preistoria. Per cui le categorie semantiche rivelate dalla ricerca sono in gran parte le stesse che appaiono nei dizionari etimologici e in quelli di toponomastica. Lo studio dei cognomi è quindi importante non solo per la linguistica, ma anche per la sociologia e per la storia e la preistoria culturale della loro area di formazione e diffusione. Con alcune aggiunte, e in una prospettiva etimologica diversa, i cognomi di questo libro sono i circa 15.000 analizzati nel Dizionario dei Cognomi Italiani di Emidio De Felice. La loro risistemazione per area semantica consente di valutare la diversa incidenza delle varie componenti storiche e sociali che sottendono alla loro formazione, suggerendo una dimensione meno aneddotica e più stratigrafica della vita delle nostre parole.

Speaking Australopithecus

A New Theory on the Origins of Human language

(Edizioni dell'orso, Alessandria, 2017; ISBN 978-88-6274-727-1; 10 €)

link al sito dell'editore

 

This book, written with the archaeolgist Marcel Otte,  argues for a much greater antiquity of human language than has usually been presumed in recent research (according to which it was born with Homo Sapiens at the end of Middle Paleolithic – 50.000 years ago – or at the most with some Neandertal, 200.000 years ago), providing linguistic and archaeological evidence for seeing the appearance of Australopithecus, between 4 and 3 million years ago, as the stage of our evolution when the emergence of an articulated language took place.

Recensione su "La storia viva"

Recensione di Dario Seglie

Studi di ecdotica romanza

(Aracne editrice, Roma, 2016 ISBN 978-88-548-9725-0 pp.; 16 €)

link al sito dell'editore

 

Modernamente intesa, l’ecdotica non è soltanto quella branca della filologia che studia i mezzi e i fini per allestire l’edizione di un testo, ma un atteggiamento critico che ha a che fare, a monte di ogni indagine, con la responsabilità del filologo nei suoi modi di accostarsi alla letteratura, intesa come luogo d’incontro di testi, autori e lettori. Gli studi di questo volume, incentrati sulla tradizione romanza (dai trovatori occitani al romanzo arturiano, dalla letteratura cavalleresca alla poesia del primo Novecento) sono al tempo stesso esempi di ecdotica applicata e riflessioni che, a partire da essa, mirano a mostrare la centralità della filologia – di una filologia che accetti la sfida di interrogare costantemente se stessa e i propri metodi – nel mondo contemporaneo.

Il giro del mondo in ottanta saggi

Scritti scelti di linguistica, filologia ed etnofilologia

vol. 1, Linguistica, etnolinguistica, dialettologia 

(Aracne editrice, Roma, 2015,  ISBN 978-88-548-9411-2; 574 pp.; 30 €)

link al sito dell'editore

 

Ottanta saggi per una filologia terracquea e libertaria, concepita come cartografia, viaggio di esplorazione, a scapito delle filologie formali e nazionali e a vantaggio di una filologia del mondo, simile in parte alla Philologie der Weltliteratur, la “filologia della letteratura mondiale”, propugnata da Erich Auerbach. Tra indagini etnodialettologiche ed etnofilologiche, quest’opera intende testimoniare anzitutto quella stessa voracità e curiosità che animarono, al suo nascere, la grande tradizione filologica ottocentesca, indicando possibili direzioni di indagine verso territori en plein air in genere poco battuti dai filologi.

Carducci

(Salerno editrice, Roma, 2015, ISBN 978-88-8402-997-3; 304 pp.; 16 €)

 

link al sito dell'editore

 

La figura poliedrica di Giosue Carducci (1835-1907) viene qui studiata a partire da un’analisi attenta della sua biografia, dagli anni giovanili in Lunigiana e Maremma fino all’approdo, ancora giovanissimo, a Bologna, dove insegnò Letteratura italiana e Filologia romanza all’Università, passando attraverso le sue prese di posizione politiche (o antipolitiche) e le sue tormentate vicende amorose. Poeta, professore, filologo, uomo pubblico dell’Italia risorgimentale, egli resta ancora oggi un personaggio più frainteso che letto. Nel libro viene approfondito in particolare il rapporto tra la sua indole rivoluzionaria, sdegnosa e solitaria e la società di transizione tra Ottocento e Novecento, che egli visse e interpretò in tutte le sue laceranti contraddizioni, e di cui la vastissima produzione  poetica e saggistica rappresenta una specie di mappa aperta e per certi versi ancora largamente incompresa. Lontano dagli stereotipi critici che hanno appiattito e museificato, a partire dalle antologie scolastiche, l’immagine di Carducci, e passata la “sbornia” delle varie celebrazioni ufficiali per il centenario dalla sua morte, l’autore restituisce in queste pagine il profilo di un poeta sfaccettato e inquieto, non di rado notturno e umbratile, irriducibilmente anarchico e libertario, e sempre attuale in quanto fieramente inattuale: un poeta europeo in bilico tra slanci polemici e rêverie crepuscolare, a cui Nietzsche pensò di affidare la diffusione dei propri scritti polemici e anticlericali, e che, unico tra i nostri scrittori dell’epoca a essere tradotto subito in diverse lingue, fu preferito come premio Nobel nel 1906 a scrittori e poeti quali Mark Twain, Rainer Maria Rilke, Henry James e Lev Tolstòj.

Recensione sul "Sole 24 ore"

Recensione su "Il Foglio"

Recensione su "Avvenire"

Recensione di Alberto Brambilla

Philology

An International Journal on the Evolution of Languages, Cultures and Texts

(Peter Lang Publisher, Berne, Frankfurt am Main, New York, Oxford, 2016, ISSN: 2297-2625; 314 pp. )

 

link al sito dell'editore

 

La rivista fondata e diretta da Francesco Benozzo, dedicata alla filologia intesa come "indisciplina" eversiva e onnivora, al di là delle specializzazioni e delle derive formalistiche della filologia d'oggi. Nella rivista compaiono articoli e saggi su testi ed etnotesti di diverse tradizioni, da quelle artiche a quelle australiane, dai testi medievali antico-francesi agli etnotesti sciamanici dell'area centroasiatica, senza ignorare le tradizioni che hanno lasciato e lasciano tracce grazie a sistemi segnici diversi da quelli alfabetici

Le origini sciamaniche della cultura europea

(Edizioni dell'Orso, Alessandria, 2015, ISBN 978-88-6274-590-1; 496 pp.;  35 €)

 

link al sito dell'editore

 

I saggi raccolti in questo volume, all’intersezione di etnofilologia, antropologia culturale e fenomenologia della percezione, affrontano il problema della sostanziale continuità millenaria della nostra tradizione, identificando nello sciamanesimo un’immagine cruciale per comprenderne alcuni aspetti. Dando per scontato il fitto dibattito degli ultimi trent’anni sulla natura e sulle origini del fenomeno sciamanico (un dibattito che non appare ancora in grado di uscire dall’opposizione, dimostratasi fondamentalmente sterile, tra diffusionismo ed evoluzionismo), vengono analizzati, con riferimento a diversi, quegli elementi strutturali e portanti che consentono di attribuire al “professionista della parola” un ruolo cruciale, dal Paleolitico a oggi, nella costruzione del nostro immaginario. L’ipotesi di fondo è che, quando riflettiamo sulle origini dell’Europa, intesa nella sua accezione geoculturale più vasta, più che con i temi e le forme del cristianesimo, dell’islamismo, della civiltà carolingia, della civiltà ellenistica alessandrina, dei vari apparati statali e meta-statali che, in quanto macchine di asservimento, ne hanno segmentato e ne segmentano i territori, siamo costretti a fare i conti, già dalla preistoria, con un’ipotesi diversa e più radicata: forse è proprio in Homo poeta, e non nei vari stadi di evoluzione culturale, tecnica e sociale di Homo sapiens (faber, religiosus, politicus, laborans, oeconomicus, ludens, aestheticus, technologicus) che dobbiamo riconoscere il segreto (sciamanico) della nostra civiltà.

Dizionario etimologico-semantico della lingua italiana

(Pendragon edizioni, Bologna, 2015, ISBN 978-88-6598-593-9; 15 €)

 

link al sito dell'editore

 

Da dove vengono le parole che utilizziamo? Perché molte di esse hanno cambiato radicalmente il proprio significato originario? Quali sono i modi in cui le parole si trasformano durante i secoli e a volte durante i millenni della loro evoluzione?

 

Questo libro di Alinei e Benozzo vuole rispondere in modo chiaro a queste e ad altre domande, mettendo a disposizione del lettore, anche non specialista, le acquisizioni, le scoperte e i metodi della ricerca etimologica.

 

Seguendo una periodizzazione che parte dalla preistoria e, attraverso l’età romana e il Medioevo, arriva fino alle parole nate in anni recenti, gli autori accompagnano il lettore nelle affascinanti e spesso imprevedibili vicende che caratterizzano la storia dei termini del nostro vocabolario, a partire dal riconoscimento delle principali aree di significato che ne hanno propiziato l’origine e l’evoluzione (parole derivate dalle attività di caccia e raccolta, parole di origine agricola o pastorale, parole provenienti dalla tessitura, dalla ceramica, dalla religione precristiana o cristiana, da antiche concezioni, da nomi di persona, da nomi di luogo, etc.).

Anarchia e quarto umanesimo

Un’intervista su irriverenza, scienza e dissidenza

(Bologna, CLUEB, 2012, ISBN 978-88-491-3690-6, 48 pp., 11,00 euro)

 

link al sito dell'editore

 

Una riflessione sulla scienza come atto di consapevole ribellione, come pratica anti-dogmatica e come forma di irriverenza. In questa intervista Benozzo parla della necessità di riconoscere un nuovo umanesimo, terracqueo e nomade, in grado di farsi interprete delle sfide del multiculturalismo, del neoevoluzionismo e delle neuroscienze, di incontrare individui e volti prima che testi e tradizioni, e di conciliare la passione della conoscenza con una visione anarchica del mondo.

Breviario di Etnofilologia

(Lecce-Brescia, Pensa MultiMedia, 2012, ISBN 978-88-8232-989-1, 274 pp., 16,00 euro)

 

link al sito dell'editore

 

 

A cento anni dalla pubblicazione del Breviario di Estetica di Benedetto Croce (1912), e nel centenario dalla nascita di Gianfranco Contini – l’autore, in risposta a Croce, del Breviario di Ecdotica (1986) – questo libro intende porsi come tappa ulteriore di una riflessione per una filologia che sia finalmente in grado di uscire dalle proprie procedure autoreferenziali e di occuparsi tanto di segni verbali quanto di segni non verbali, aggiornandosi rispetto alle acquisizioni emerse dal fitto dibattito epistemologico degli ultimi anni tra gli specialisti delle scienze cognitive, delle neuroscienze, dell’antropologia, dell’archeologia, della genetica. 
All’interno di quello che Benozzo ha proposto di definire come “Quarto umanesimo”, l’etnofilologia considera se stessa non come una disciplina, ma semmai come un’indisciplina, come una cartografia in divenire, come un insieme di possibilità messe in atto per conoscere gli esseri umani a partire dalle loro parole e dai testi che essi producono. Nel proprio modo di sentirsi parte attiva della tradizione, essa propone un accostamento e una risonanza con gli aneliti del pensiero anarchico, concependo se stessa come una filologia terracquea e libertaria, che non si occupa soltanto di manoscritti, problemi attributivi e apparati critici, ma di montagne, fuochi appiccati nella preistoria e lavandaie notturne. In questa visione della tradizione fatta di santi-sciamani e signori degli animali, di spiriti guida e creature pietrificate, di trovatori-cantautori e bevute sugli argini del fiume, anche gli autori e i loro testi, più che professionisti senza volto di un’arte letteraria, sono simili a errabondi incontrati nell’aria fresca delle serate estive.

 

Appello all'UNESCO per liberare Dante dai dantisti

(Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2013, ISBN 978-88-6274-432-4, 16 pp., 4,00 euro)

 

link al sito dell'editore

 

Un provocatorio appello all'UNESCO perché intervenga a liberare Dante dai filologi e dai critici che lo studiano. Una maniera ulteriore per riflettere e dialogare sul possibile futuro degli studi umanistici contemporanei, e per pensarli in modi più sorridenti e meno accigliati.

Etnofilologia. Un'introduzione

(Napoli, Liguori, 2011 ISBN 978-88-207-5045-9, 376 pp., 27,00 euro)

 

link al sito dell'editore

 

Un libro appassionato nato da anni di inchieste sul campo, concepito per la libertà di pensiero e contro le derive autoritarie del metodo filologico: una riflessione sulle possibilità di interpretare la tradizione europea affrancandola dalla deformante immagine aristocratica e ‘alta’ connaturata alla natura elitaria delle attestazioni scritte. Benozzo auspica la nascita di una filologia che guardi a se stessa come a una scienza sociale e al passo coi tempi, una filologia ‘camminata’ che si faccia portavoce di concrete esperienze di sradicamento. In questa approssimazione nomadica e libertaria, i filologi potrebbero rinunciare alle loro mete consuete (le sale manoscritti e le biblioteche), per tornare nei luoghi, tra la gente, muovendo i primi passi verso una riconciliazione con la comunità da cui sembrano essersi a poco a poco allontanati.

Cartografie occitaniche

Approssimazione alla poesia dei trovatori

(Napoli, Liguori, 2008, ISBN 978-88-207-4239-3, 80 pp., 11,00 euro)

 

link al sito dell'editore

 

La tradizione dei trovatori medievali è qui avvicinata con uno sguardo di tipo cartografico e archeologico, per salvaguardare quella molteplicità di strati e di reperti che la rende simile a un campo di scavi. L´idea che emerge da questo innovativo sopralluogo è che la poesia provenzale così come l´abbiamo sempre studiata non è mai esistita: non c´è alcuna prova dell´esistenza della maggior parte dei trovatori; non ci sono date reali alle quali riferirsi; il loro presunto caposcuola non ha mai composto poesie; l´“amore cortese” inteso come codice di comportamenti è un´invenzione dei filologi moderni. Resta, invece, una mappa non geometrizzabile in categorie storico-letterarie, la cui bellezza, fatta di vuoti e discontinuità, di una disarticolata e inconsapevole memoria poetica millenaria, è più simile alla geologia acentrica e anarchica di una struttura rocciosa che alle forme rassicuranti di un dipinto di paesaggio. 

«Questo libro cartografico apre e lascia aperta la mappa: è un intruso appoggiato sul terreno di scavi, e si lascia riconoscere in quanto intruso. In quanto tale, però, non assomiglia al piccone dell´archeologo lasciato sul terreno casualmente, ma a una sonda di rilevamento stratigrafico lasciata lì deliberatamente. Se piove forte, il fango la ricopre. Intorno, sotto e sopra di essa continuano a vivere i testi».

bottom of page