FRANCESCOBENOZZO
Strofe dell'alluvione vegetale
"Sarebbe stato meglio:
un qui e altrove senza uomini,
un'alba di felci sui tavolati di marea
​e pochi poeti per ogni territorio"
FRANCESCO BENOZZO CANDIDATO AL NOBEL PER LA LETTERATURA
La candidatura (dal 2015) è stata proposta dal PEN Club International, dalla Global Academy of Liberal Arts e dal Partnership Studies Group, e si riferisce alla concezione della poesia come attività performativa e non solo scritta, e all'attenzione rivolta alle espressioni poetico-artistiche delle comunità senza scrittura
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la pagina ufficiale dell'Accademia di Svezia dove Francesco Benozzo ha ottenuto le preferenze dei lettori come possibile Nobel nel 2016
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Articolo sul "Corriere della Sera" Bologna
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Secondo articolo sul "Corriere della Sera" Bologna
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Articolo sulla "Gazzetta di Modena"
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Articolo su "Il Resto del Carlino"
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Articolo sulla rivista svedese "Författaren", organo ufficiale degli scrittori svedesi
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Articolo sul quinto anno di candidatura al Nobel, "Corriere della Sera" Bologna
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Articolo sulla candidatura del 2023
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L'annuncio della nomination in lingua inglese
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Articolo sui candidati italiani al Nobel
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Intervista su "Stanze di carta"
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Rara, spoglia, liquefatta, violacea
discordante, segreta, incompatibile
macchiata da rigagnoli ferrosi
d’alba, di selva, di palude, di lontano
rara, violacea alluvione vegetale
qui a lato dei miei passi – strati di neve –
parlo nell’aria, accenno, mi copro d’azzurro
niente può più turbare questo disordine
senza passato, senza soglie di attesa
Onirico geologico
L’unica cosa che so è la poesia:
grandinata inattesa che devasta
mattanza di balene – mare rosso –
sillabe-fiocine per spiaggiare l’abitudine
felci in rivolta alle frontiere dei villaggi.
Felci in rivolta